Con l’accordo governo-sindaci arrivano progetti per le periferie da 3,9 miliardi
Ventiquattro citta’ sono pronte a cambiare volto: dall’abbattimento delle Vele di Scampia – si iniziera’ gia’ con l’estate – a quello dell’ecomostro di Roselle a Grosseto e delle baracche del terremoto del 1908 a Messina. Ma anche progetti contro il degrado urbano, per la sicurezza, la rigenerazione di aree abbandonate, la cura del verde, la cultura, la riqualificazione di scuole, la creazione di impianti sportivi e di percorsi ciclo pedonali, il lavoro ai giovani e le start up. I sindaci di 24 tra Comuni e citta’ metropolitane hanno firmato con il governo accordi perche’ ammessi al finanziamento del Programma per le periferie. “Si materializza un impegno da 500 milioni per i 24 progetti migliori classificati per le periferie. L’impegno riguarda in tutto 120 interventi, quindi altri 95 rispetto a quelli di oggi: le disponibilita’ economiche ci sono, il Cipe ha stanziato altri 800 milioni dei 1,6 miliardi che servono, gli altri 800 milioni fanno parte del fondo per le infrastrutture. E ai 2,1 miliardi saranno aggiunti fondi pubblici e privati per il totale di circa 3,9 miliardi”, ha detto il premier Paolo Gentiloni che ha ricevuto i sindaci a Palazzo Chigi per la firma dell’accordo. Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha chiesto al governo di “rendere stabile il fondo per le periferie, indipendentemente
dalla capienza. Per noi e’ un segnale avere un fondo per le citta’, un tassello fondamentale per l’agenda urbana”. I numeri dei primi 24 progetti ammessi a finanziamento prevedono un complesso di 604 interventi che ricadono sul
territorio di 131 Comuni e riguardano 12 milioni di cittadini. Sono 4 le citta’ metropolitane tra i soggetti proponenti. Il
numero stimabile di occupati derivante dagli investimenti e’ pari a 12 mila persone con un tempo previsto per la realizzazione dei progetti pari a 38 mesi. Dei 604 interventi presentati, l’81% riguarda costruzioni e riqualificazioni, il 19% interventi sociali e culturali. Tra i progetti di maggior impatto, l’abbattimento di tre delle quattro Vele di Scampia. A Messina il sindaco Renato Accorinti ha annunciato la riqualificazione di due quartieri degradati risalenti al terremoto del 1908 (Fondo Fucile e Fondo Sacca’), con l’abbattimento delle baracche. A Bari il progetto “Periferie aperte” coinvolge 41 Comuni dell’area metropolitana per un finanziamento di oltre 100 milioni; sono previsti 36 interventi di riqualificazione dello spazio pubblico e la realizzazione, tra le altre cose, di opere realizzate da giovani artisti. A Torino sono in arrivo 18 milioni, che, come ha spiegato la sindaca Chiara Appendino, saranno utilizzati per gli interventi di ristrutturazione di case popolari, l’avviamento di politiche attive per il lavoro, la realizzazione di progetti di manutenzione (strade, marciapiedi, scuole), la riqualificazione di mercati rionali, parchi e campi sportivi e la creazione di nuove stazioni di bike sharing. Diciotto milioni arriveranno anche a Roma: tra gli interventi la “riqualificazione e restauro conservativo dell’Edificio ex GIL a Ostia. Una volta ristrutturato, l’edificio diventera’ la nuova sede del Gruppo X della Polizia Locale di Roma Capitale e del Giudice di Pace di Ostia, con un risparmio di 1,2 mln per le casse comunali.
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